Elevatissima duttilità, grandi livelli di dissipazione di energia che gli altri materiali strutturali non possono vantare, un processo costruttivo che prevede la prefabbricazione e la connessione a secco: sono queste le caratteristiche che rendono l’acciaio un materiale strutturale perfetto per le costruzioni in territori ad alto rischio sismico.
Lo dimostrano gli studi sulle caratteristiche tecniche del materiale, lo dimostrano anche gli studi che confrontano gli effetti dei terremoti sulle costruzioni, lo conferma, ce ne fosse ulteriore necessità, anche l’utilizzo diffuso in quelle aree geografiche in cui i terremoti risultano particolarmente intensi e in cui la cultura della costruzione antisismica è consolidata da tempo, come Giappone e Stati Uniti.
Il ritardo italiano nella diffusione della consapevolezza sull’importanza della prevenzione e della cultura sulle qualità dei materiali da costruzione si comprende se si considera che ogni adeguamento normativo è arrivato sempre in seguito ad un evento tragico. Si comprende ancor di più se si considera che la mappa di pericolosità sismica dell’Istituto nazionale di geofisica è entrata in vigore per la prima volta nel 2003, meno di vent’anni fa.
Dunque, anche se negli ultimi anni qualche passo avanti su questo fronte è stato fatto, ancora molta strada è da fare per diffondere la consapevolezza che l’acciaio sia la scelta migliore non solo per la costruzione di nuovi edifici con alte prestazioni antisismiche che per ristrutturare e mettere in sicurezza edifici costruiti in precedenza.
La questione vale sia per le abitazioni private che per i capannoni industriali: i vantaggi in termini di sicurezza sono concreti in entrambi i casi. Nel secondo caso, tuttavia, a questi si aggiungono i vantaggi legati alla considerazione del fatto che conseguenze economiche di un sisma che colpisce zone altamente produttive non corrisponde esclusivamente ai costi della ricostruzione, ma deve considerare anche i danni legati all’interruzione dell’attività economica e produttiva. In questo caso più che negli altri, infatti, le conseguenze di un sisma si propagano nel tempo come le sue scosse fanno lungo la superficie terrestre.
Gli studi che attestano le caratteristiche intrinseche dell’acciaio evidenziandone i vantaggi e affermandolo come uno dei materiali per eccellenza per l’utilizzo strutturale sono confermati da diversi studi effettuati a posteriori sulla situazione e i danni provocati da alcuni dei più recenti terremoti. Diversi studi sulla situazione e i danni che gli episodi sismici si lasciano alle spalle dimostra che sfruttare la duttilità e le capacità di deformazione e dissipazione di energia dell’acciaio strutturale è la scelta migliore in zone con un concreto rischio sismico. Com’è chiaro dall’analisi di questo articolo, infatti, gli interventi sugli edifici realizzati in carpenteria metallica o costruiti in acciaio hanno resistito molto bene alle scosse. Anche nei casi in cui le strutture metalliche erano associate a porzioni in muratura, le prime hanno saputo resistere alle sollecitazioni anche nel caso in cui le seconde, di costruzione precedente all’intervento di adeguamento antisismico, hanno subito importanti lesioni.
Insomma, gli studi sulle caratteristiche intrinseche dell’acciaio e gli studi empirici sulle conseguenze dei terremoti giungono alle stesse conclusioni: che l’acciaio strutturale è la scelta migliore in termini di prevenzione antisismica, sia nel caso della costruzione di nuovi edifici che nel caso di interventi di ristrutturazione o adeguamento di edifici esistenti.