Morandi Steel S.p.A. si è dotata volontariamente del Modello Organizzativo 231, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo introdotto dal D.lgs 231/01. Il Modello 231 regola il principio secondo il quale le società possono essere ritenute responsabili della commissione di reati e descrive una serie di procedure aziendali volte a garantire la prevenzione della commissione di reati.

Come scrive il presidente Emanuele Morandi nella Lettera che introduce il Codice Etico:

Abbiamo deciso di dotarci di un Codice Etico, mettendo nero su bianco i valori, lo stile e i principi che guidano il nostro modo di fare impresa. Per definire con trasparenza le responsabilità etico-sociali (sia verso la nostra squadra che verso gli stakeholder esterni) e l’insieme dei valori ai quali ci ispiriamo. Con questo Codice Etico, documento di carattere volontario, vogliamo sottolineare agli stakeholder e ai collaboratori tutti i principi fondamentali, lo spirito e i valori che hanno animato Morandi Spa sin dalla sua fondazione e che vorrebbero continuare ad animarla.

In queste pagine troveranno spazio alcune semplici regole con cui rendere applicabili i valori su cui è fondata la nostra Morandi, sintetizzati nel decalogo interno con il quale abbiamo tappezzato i nostri luoghi di lavoro. Decalogo che abbiamo intitolato: Lo stile di casa Morandi: dieci atteggiamenti positivi che incoraggiamo e altrettanti dieci che deploriamo e scoraggiamo in noi stessi e nei nostri collaboratori.

 

Il Codice Etico è approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società ed è parte del Modello 231, che offre il framework di riferimento per orientare le scelte aziendali grazie a una serie di procedure volte a prevenire la commissione di reati. L’adozione del Modello prevede la nomina di un Organismo di Vigilanza (OdV), con il compito di verificare l’efficienza del modello e la sua effettiva applicazione.

 

I documenti parte del Modello 231 sono: