Il punto di vista di Francesca Morandi, internal audit di Morandi Spa.
A qualche settimana dal G20 YEA, organizzato dalla “Young Entrepreneurs Alliance”, ripenso al confronto che ha animato i nostri incontri a Berlino: la soddisfazione è grande, almeno quanto l’energia che la discussione sui “digital trends for future business” mi ha trasmesso.
Anche quest’anno, l’Alleanza dei Giovani imprenditori si è riunita anticipando il vertice del G20 per elaborare proposte da sottoporre ai Capi di Stato e Governo, per orientarne l’agenda e sollecitarne risposte, impegnandoli in discussioni su temi a cui la sensibilità e lo sguardo giovane di chi fa impresa sono più vicini. In questo senso, in questo momento, il tema non poteva che essere il digitale. Declinando la questione a quattro diversi livelli – Augmented/Virtual Reality, Digital Platforms, Big Data, Internet of Things – gli interventi hanno permesso di affrontare la complessità del cambiamento che la trasformazione digitale produce sulle nostre vite private e sulle realtà produttive e imprenditoriali. Diversi contributi, quelli del Ministro Tedesco dell’economia Brigitte Zypries e del Primo Ministro canadese Justin Trudeau, ad esempio, hanno sottolineato le potenzialità della digitalizzazione quale leva di sviluppo, richiamando tuttavia la necessità di declinarla attraverso valori di apertura, attenzione al pianeta e sostenibilità. Consapevoli delle ombre che il digitale, come ogni rivoluzione, reca con sé ma allo stesso tempo fiduciosi che la capacità di includere e coinvolgere generazioni e diversi protagonisti rappresenti la via per disinnescare i rischi e diradare le foschie. Tutti i protagonisti hanno poi sottolineato la possibilità, e la responsabilità, che noi giovani imprenditori abbiamo quale stimolo e impulso perché la società si muova verso l’innovazione, anche percorrendo le vie meno battute e più rischiose, quelle che più spesso conducono al successo.
Sono felice e orgogliosa di aver preso parte a questo viaggio: oltre al grandissimo bagaglio di incontri e al network, italiano e internazionale, di relazioni, quest’esperienza mi permette di riportare in azienda la freschezza di nuovi spunti e la profondità di riflessioni su temi che hanno impatto decisivo sul presente e ne avranno ancora di più sul futuro. I trend digitali trasformano, infatti, non solo la nostra vita quotidiana, ma anche il nostro modo di fare impresa, produrre valore e innovare l’azienda. L’incontro con knowledge partner come Accenture e EY mi ha dato la possibilità di approfondire le più innovative e concrete potenzialità della rivoluzione digitale e delle tecnologie 4.0 e immaginare, con nuovi occhi e nuovi spunti, il modo di applicarle anche alla nostra realtà aziendale: come la digitalizzazione dei processi di logistica interna può migliorare il servizio ai clienti, come i rapporti e le relazioni commerciali possono essere rivoluzionate attraverso il digitale e le sue varie applicazioni; come marketing e comunicazione possono migliorare con l’introduzione di nuove strategie.
Entusiasmo, idee e spunti necessari per affrontare con fiducia i cambiamenti con cui il presente avvicina, sempre più in fretta, il futuro digitale. Anche nell’acciaio.