Per abitudine e tradizione, l’edilizia italiana ha sempre privilegiato le tecnologie costruttive ad umido. A differenza delle soluzioni adottate in altre zone del mondo, che da tempo privilegiano soluzioni a secco o ibride, i costruttori italiani hanno sempre preferito, in particolare per gli edifici residenziali, i sistemi laterocementizi tradizionali, basati sull’utilizzo di mattoni in laterizio uniti grazie a malte e calcestruzzo armato.
Nonostante l’abitudine e la tradizione sia difficile da scalfire, negli ultimi tempi si sta diffondendo anche nel nostro Paese maggiore consapevolezza sui vantaggi legati alle soluzioni costruttive in acciaio e, quindi, all’edilizia a secco.
Diversamente dai metodi costruttivi ad umido, che richiedono l’utilizzo di acqua e materiali collanti o sigillanti, i metodi a secco non necessitano di consolidamento dopo la posa. Con il processo costruttivo a secco, infatti, la struttura finale dell’edificio viene realizzata in cantiere assemblando componenti, sia strutturali che complementari, precedentemente realizzati, lavorati e all’occorrenza controllati, collaudati e preassemblati in officina.
Gli edifici realizzati con metodi a secco si dividono in due grandi tipologie:
Entrambe le soluzioni presentano molti vantaggi sotto diversi punti di vista.
Anzitutto, i tempi di realizzazione ridotti e la convenienza economica del cantiere. La scelta dell’edilizia a secco, infatti, riduce i tempi di costruzione abbattendo in particolare i tempi morti tipici dei lavori con tecnica tradizionale, principali responsabili dell’innalzamento dei costi di produzione. Questa tecnica permette, inoltre, di predisporre gli elementi in una fase diversa e precedente a quella della costruzione stessa, limitando il cantiere alle fasi di montaggio e assemblaggio che, tra l’altro, possono essere più facilmente programmabili.
Inoltre, grazie all’industrializzazione del processo edilizio, alla realizzazione in azienda di tutti gli elementi strutturali forniti già pronti per la messa in opera, i tempi di costruzione si abbattono di circa il 50-60%, con un correlato contenimento delle spese tipiche di un cantiere. Scende infatti l’incidenza della manodopera, dato che si stima che le attività condotte in cantiere costino il doppio di quelle realizzate in officina, si accorciano i tempi di costruzione e si avvicina quindi il momento in cui l’investimento inizia a fruttare economicamente.
Tipicamente molto più organizzato e ordinato, il cantiere di una costruzione a secco in acciaio è molto più pulito di quelli tradizionali: limitato nel tempo, facilmente allestibile anche in spazi ristretti, permette di lavorare anche in condizioni meno favorevoli di quelle necessarie per la buona riuscita di un cantiere tradizionale.
L’uso dell’acciaio si traduce poi in una struttura molto più leggera: ciò permette di ridurre al minimo le opere di fondazione, i volumi di scavo e di getto, contenendo contestualmente anche i costi.
Oltre ai vantaggi dal punto di vista economico, le costruzioni a secco in acciaio, sono poi sostenibili anche sotto il profilo ambientale. L’impatto ambientale di una soluzione a secco, infatti, è ridotto rispetto a una soluzione tradizionale sia durante le fasi della costruzione (per i motivi di cui si diceva prima) sia durante tutta la vita dell’edificio, grazie alla alta percentuale di recupero dei singoli componenti, più facilmente riciclabili perché assemblati meccanicamente e non a umido.
Come l’articolo di approfondimento di Fondazione Promozione Acciaio dimostra, l’industrializzazione del processo di costruzione garantisce una serie di vantaggi, tra cui la riduzione energetica complessiva a parità di mq edificati, la riduzione del packaging e dei rifiuti e la possibilità di riutilizzare diversi componenti edilizi.
Oltre ai vantaggi legati alle tecnologie costruttive nelle fasi del cantiere, poi, i punti di forza delle costruzioni in acciaio si misurano soprattutto in termini di di riciclo e circolarità: il vantaggio principale dell’acciaio, infatti, è quello di essere riciclabile al 100%, di non perdere le sue caratteristiche originarie e, quindi, di evitare l’utilizzo e lo spreco di materie prime.